La febbre da startup ha contagiato ormai un po’ tutti. I leggendari successi dei colossi della Silicon Valley hanno dato il via ad un fenomeno che sta interessando i giovani di tutto il mondo. Ma siamo sicuri che si tratti di un fenomeno veramente recente?

Le capacità di creare, ideare e innovare sono con l’uomo dalla notte dei tempi e con esse la capacità di usarle per sopravvivere prima e costruire ricchezza poi.  Oggi, tutto ciò si concretizza nelle startup. Analizziamone insieme le caratteristiche, le prospettive e le possibilità di finanziamenti.

 

Definizione di Startup secondo gli esperti

Non esiste un significato di startup univoco e quindi nemmeno una sua definizione ufficiale e condivisa… Pertanto, partiremo dalle definizioni fornite da alcuni dei più autorevoli esperti del settore, Paul Graham, Steve Blank e Eric Ries.

 

Paul Graham

Paul Graham è imprenditore, autore e sviluppatore software. Nel post “Startup=Growth” afferma:

Una startup è una azienda progettata per crescere in fretta. Essere una società appena fondata di per sé non rende una azienda una startup. Ne è necessario per una startup lavorare nel settore tecnologico, o essere finanziata da un fondo di venture capital, o prevedere qualche tipo di “exit” [come ad esempio la possibilità per gli investitori iniziali di monetizzare il loro investimento vendendo la società in borsa]. La sola caratteristica essenziale di una startup è la crescita. Ogni altra cosa che associamo da una startup discende dalla crescita.

 

Steve Blank

Segue la definizione di startup di Steve Blank, imprenditore ed autore del best seller “The Startup Owner’s Manual”:

“Una startup è un’organizzazione temporanea utilizzata per cercare un modello di business ripetibile e scalabile.”

 

Eric Ries

Segue la definizione di startup di Eric Ries, imprenditore ed autore del best seller “The Lean Startup”:

“Una startup è un organizzazione umana progettata per creare un nuovo prodotto o servizio in condizioni di estrema incertezza.”

 

Cos’è una start up e quando essa può essere considerata tale?

Come si evince dalle definizioni dei tre esperti, il significato di startup è molto variabile e “soggettivo”, tuttavia, vi sono delle caratteristiche costanti. Andando a speculare sulle stesse definizioni, possiamo affermare che una startup è un qualsiasi tipo di azienda di nuova costituzione o già esistente che:

  • intende realizzare un prodotto o servizio con un elevato contenuto innovativo;
  • è alla ricerca di un mercato da servire per avere un crescita rapida e sostenibile;
  • presenta un modello di business profittevole e completamente scalabile;
  • affronta l’incertezza, la concorrenza e un tempo limitato per affermarsi.

P.s. È un falso mito la correlazione delle startup con il mondo digitale. Una startup per definirsi tale deve soddisfare le caratteristiche elencate!

 

Come funziona il mondo delle startup?

Le startup vengono molto spesso create da ragazzi giovanissimi che hanno avuto un’ idea o realizzato un primo prototipo di un qualcosa d’innovativo.

Nella gran parte dei casi, sono finanziate da venture capitalist, angel investors o anche da semplici privati (magari attraverso il crowdfunding), che credono nel progetto e decidono di investirci somme di denaro che vanno dalle poche centinaia di euro alle decine di milioni.

I paesi più “svegli” (USA ed Israele in testa) non solo cercano di favorire la nascita di nuove startup, ma addirittura stanno facendo di tutto per attrarre “startupper” dagli altri paesi. Oggi, infatti, le startup rappresentano una leva potentissima per la creazione di ricchezza, strumento di competizione e crescita (attraverso l’innovazione) su cui un paese non può non puntare.

I paesi più lungimiranti lo hanno capito fin troppo bene e stanno già facendo la differenza! Stanno investendo milioni di euro per creare dei veri e propri HUB, attirando giovani talenti e creativi da tutto il mondo e allo stesso tempo investitori pronti a finanziare i progetti dei nuovi Mark Zuckerberg e Steve Jobs.

La seguente puntata di report dedicata al modo delle startup racconta in modo molto interessante quello che sta accadendo nel mondo.

Startup stories Report

 

E in Italia?

L’ecosistema italiano è nella sua fase iniziale e sta lentamente crescendo.  I talenti ci sono, le buone idee di business non mancano e, considerando anche l’elevato tasso di disoccupazione, il potenziale dell’Italia è davvero notevole.

Incubatori, acceleratori, investitori e media stanno facendo sicuramente la propria parte, il problema come sempre per il nostro paese è rappresentato dalla politica.

A parte l’Agenda Digitale che ha avviato il processo di digitalizzazione del nostro Paese e qualche altra iniziativa spot come la srl semplificata ad 1€, per il resto tutto tace e burocrazia e tasse eccessive continuano a rallentare (per non dire bloccare) il mondo delle startup “Made in Italy”.

 

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