Negli ultimi anni la diffusione del web e soprattutto dei social network ha sancito l’ingresso di nuovi termini nel vocabolario di uso comune. Tra questi uno in particolare non sarà sfuggito a chi si occupa di business:“Prosumer”.

 

Cosa significa prosumer?

Prosumer è una parola mutuata dall’inglese. È formata dalla parola producer o professional e dalla parola consumered assume un significato diverso a seconda del contesto…

Ad esempio in ambito commerciale si tende a vedere il prosumer (professional–consumer) come uno specifico segmento di mercato;
in ambito economico, invece, con prosumer (producer–consumer) si identifica un individuo fortemente indipendente dall’economia classica.

In generale, ci si riferisce ad un “utente” con un ruolo più attivo nelle fasi di creazione, produzione, distribuzione e consumo di un prodotto.

 

Breve storia del concetto di prosumer

Anche se il termine prosumer sembrerebbe recentissimo, in realtà, non lo è affatto! Il lemma “prosumer” compare per la prima volta nel 1980 nel best seller The Third Wave di Alvin Toffler.

Oltre trenta anni fa l’autore statunitense (in realtà iniziò a parlarne già nel libro Future Shock del 1970) predisse che la crescita economica mondiale si sarebbe presto arrestata a causa della saturazione dei mercati di massa.

Toffler continua spiegando che l’unico modo per le aziende di incrementare i profitti è quello di far partecipare gli stessi consumatori al processo di produzione di modo da aumentare la personalizzazione del prodotto e quindi i guadagni!

Il termine prosumer nasce, quindi, per descrivere il protagonismo dei consumatori di questa nuova epoca segnata dalla fine della produzione di massa e da una personalizzazione spinta al suo estremo.

 

Alcuni Settori in cui il Prosumer è già realtà

Le previsioni di Alvin Toffler in questi ultimi anni si stanno realizzando. Stupisce vedere come col passare del tempo i consumatori si stiano trasformando in prosumer in sempre più settori.

Di seguito è riportata una breve panoramica degli ambiti in cui i prosumer sono ormai una realtà consolidata e tutto lascia pensare che gli anni a venire daranno ragione ad Alvin Toffler.

 

Internet ed il web

Tutto è iniziato a seguito dello scoppio della bolla delle “dot.com” nei primi anni del 2000. Imprese ed investitori si resero improvvisamente conto che il principale fattore di successo di un’azienda online era il coinvolgimento attivo dei propri utenti visitatori (o potenziali clienti).

Iniziarono così a nascere una nuova generazione di portali, motori di ricerca e siti specializzati.

I motori di ricerca iniziarono ad utilizzare l’attività del visitatore per determinare il prezzo delle inserzioni pubblicitarie; il commercio elettronico iniziò a distinguersi basando la reputazione del venditore o dell’articolo posto in vendita sui giudizi dei precedenti utilizzatori;

Lo “spirito di condivisione” iniziò a contraddistinguere molti nuovi siti web. E’ in questo periodo che nascono google, amazon, ebay, wikipedia e tanti altri colossi del web.

La diffusione dei social network di questi ultimi anni sta facendo il resto. Oggi, infatti, i contenuti possono essere direttamente generati e condivisi dall’utente (UGC, User’s generated content).

 

Mass media

Sia il cambiamento dei gusti dei consumatori sia la diffusione di internet e dei diversi siti di intrattenimento (in primis Youtube) hanno messo in ginocchio i media tradizionali a partire dai giornali per arrivare alla TV.

Di conseguenza anche la televisione ha iniziato a proporre nuovi format in grado di ridurre la distanza che divide il pubblico dalle stelle e dai professionisti del piccolo schermo.

Ed ecco i reality show, i quiz show con l’aiuto del pubblico e la chiamata a casa, il televoto nei concorsi canori, di bellezza e in quelli a premi.

Insomma, anche il mondo della TV ha saputo fare del telespettatore un prosumer per preservare la curva degli ascolti!

 

3D Printing

Molti esperti sono concordi nell’affermare che la seconda metà di questo decennio sarà caratterizzata da profonde innovazioni anche nel modo di “produrre” e che la tecnologia che darà sicuramente più impulso sarà la stampa 3D.

Essa, infatti, sta diventando uno strumento sempre più utilizzato dalle imprese della manifattura e del design e si sta espandendo sempre più anche a nuovi settori come l’edilizia, il biomedicale, la moda e tanti altri.

La rivoluzione del digitale si sta quindi spostando verso il mondo microscopico, il mondo degli atomi, permettendo la realizzazione di tutto ciò che sia umanamente concepibile!

Le possibilità sono pressoché infinite e la personalizzazione può essere spinta al suo estremo.

Con la diffusione di questa tecnologia, infatti, le mega aziende e la loro produzione standardizzata di prodotti preordinati potrebbero essere archiviate in un capitolo di storia mentre se ne apre un altro in cui ognuno decide cosa vuole produrre e in che modo!

Potenzialmente ogni persona potrebbe progettare e produrre direttamente da sé, qualsiasi cosa desideri, decretando la fine della produzione di massa.

 

Energia rinnovabile

Se fino ad ora siamo stati abituati a pensare a chi produce e distribuisce energia come a qualcuno di estraneo a chi la consuma, beh, anche qui le cose stanno iniziando a cambiare!

L’attività di numerosi prosumer di energia rinnovabile (fotovoltaici in testa) apre la strada ad un nuovo paradigma, quello della “condivisione di energia autoprodotta” che supera il vecchio modello “centralizzato” di produzione e distribuzione dell’energia.

Si prospetta, quindi, per il futuro un nuovo modo di produrre e distribuire energia vicino ai luoghi di consumo di modo da rendere l’intero sistema energetico più efficace ed efficiente (si pensi a tutte le spese di importazione che verrebbero abbattute e anche alla riduzione dell’impatto sull’ambiente!)

 

 

Conclusioni sull’evoluzione del consumatore

A oltre 30 anni di distanza le previsioni di Toffler si stanno realizzando, a partire dalla crisi economica fino all’attuale processo evolutivo consumatore-prosumer.

L’utente, di fatti, sta acquisendo un ruolo sempre più attivo nel dettare del mercato e tutto lascia pensare che in un futuro non lontano possa emanciparsi!

Non possiamo far altro che sperare e contribuire a questa “ evoluzione” con l’auspicio che possa rendere l’uomo di oggi e di domani libero di esprimere la sua creatività e che il mondo di oggi e di domani ritorni ad essere a misura d’uomo…