C’è una prospettiva del team bulding che mi ha sempre affascinato ed è quella legata alla costruzione di una squadra di calcio vincente.

Capita spesso che un grande club spenda milioni e milioni di euro per assicurarsi le prestazioni dei migliori calciatori del pianeta ma, nonostante ciò, i risultati non sono quasi mai quelli attesi.

Per quale motivo? Cosa manca realmente a queste squadre fortissime sulla carta per esserlo anche nei fatti?

 

Il caso di team building di successo – F.C. Inter

Tra i tanti esempi di squadre che non sono riuscite a vincere nonostante i tanti milioni investiti c’è sicuramente l’Inter, un caso davvero emblematico di come non basti avere i migliori giocatori!

Lo sa bene l’ ex presidente dei neroazzurri, Massimo Moratti. Dall’ acquisto del club nel 1995 spese per anni diversi milioni di dollari, riuscendo a vincere solo una coppa UEFA nella stagione 1997/98.

Le cose iniziarono a cambiare dalla stagione 2004/2005 quando la Juve venne retrocessa in serie B e l’Inter poté festeggiare il suo primo scudetto anche se non per meriti sportivi!

Moratti decise allora di cambiare registro. Iniziò a dare meno importanza ai nomi blasonati e a prediligere giocatori più motivati ed affamati e ingaggiò come nuovo allenatore Roberto Mancini, mister solo da soli pochi anni.

I risultati non tardarono ad arrivare! L’Inter vinse ben 4 scudetti di fila sul campo da giuoco, rompendo di fatto un vero tabù! Tuttavia, i continui fallimenti in Champions League confermarono che la maledizione era ancora intatta!

Un Moratti ormai agli stremi decise allora il tutto per tutto e si affidò senza badare a spese nelle mani del miglior allenatore del mondo:”Josè Mourinho”!

 

Come è riuscito lo Special One a trasformare l’Inter in una squadra vincente?

Sin dal suol arrivo a Milano Mourinho portò con sé una ventata di cambiamento! Iniziò da subito a selezionare la rosa ufficiale e a far lavorare la squadra con metodologie diverse sia fuori che dentro il campo.

Ogni momento e ogni luogo è, infatti, perfetto per alimentare la motivazione e tirare fuori il meglio da ogni singolo giocatore. Allenamenti specifici, puntualità, precisione, organizzazione maniacale di ogni singolo allenamento trasformarono la squadra e l’ambiente circostante.

Nessuno né dei collaboratori né dei giocatori in quei due anni osò mai fare un solo minuto di ritardo quando c’era da lavorare con lui!! Ogni gara era preparata nei minimi dettagli, tutti sapevano esattamente cosa fare, anche in caso di imprevisti! Niente era lasciato al caso e persino gli aneddoti, raccontati dagli stessi giocatori, mostravano il carisma di un vero e proprio leader, rispettato e seguito da tutti!

In quei due anni Mourinho trasmise al club la sua mentalità vincente, ad ogni singolo giocatore la fiducia nelle sue potenzialità!

Nel suo secondo anno all’Inter Mourinho vinse lo scudetto, la coppa Italia e la Coppa dei Campioni, scrivendo di fatti la storia del club milanese negli annali del calcio, grazie alla sua arte di costruire un team vincente!

 

Conclusioni

Quella dell’Inter non è un semplice caso di team building di successo ma è la storia di un cambio di mentalità, di un team che acquista fiducia in se stesso e che riesce ad esprimere al meglio le proprie potenzialità!

È l’esempio di come le tecniche di team building, se correttamente applicate, possano essere davvero efficaci in qualsiasi campo, anche in quello di calcio!

…e allora….perché non applicarle alla propria azienda!?

 

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