Qual è la definizione di imprenditore? E perché questa figura è cosi importante nella società?

Quando si parla di imprenditori, si pensa spesso a persone di successo capaci di inventarsi qualcosa di utile e di fare soldi attraverso la loro vendita. Questo è sicuramente vero, ma c’è un aspetto che non può assolutamente essere tralasciato, ovvero che esistono in tutto il mondo delle norme che disciplinano e tutelano questa figura.

Quando si parla di imprenditori, infatti, non si può tenere distinto l’aspetto economico da quello di diritto, anche perché a quel punto bisognerebbe per esempio considerare imprenditori anche tutti coloro che svolgono attività illecite!

 

Le origini storiche della figura dell’imprenditore

Come visto nel post “il Mercante: Il precursore del moderno imprenditore”,  la figura del moderno imprenditore ha come precursore proprio quella del mitico “mercante” che proprio in Italia trovò la sua massima espressione nel XIII e XIV secolo.

Le prime citazioni del termine imprenditore si ebbero invece solo nel XIV secolo in Europa dove venne ribattezzato Capitano di ventura, mentre la parola “imprenditore” divenne di uso comune solo nel XVI secolo.

La rivoluzione industriale ha fatto poi il resto. Nascevano infatti in quel periodo i primi imprenditori moderni. Il primo in assoluto fu “Richard Arkwright” (che costruì la Prima Fabbrica Moderna della storia) ed a cui seguirono poi tanti altri tra cui spicca il nome del mitico “Henry Ford” (creatore del fordismo), ma anche quelli di Thomas Edison, Andrew Carnegie e John Rockefeller solo per nominare i più famosi.

L’ascesa di questa nuova classe sociale rese necessario degli interventi normativi capaci di agevolarne lo sviluppo e di conseguenza anche la creazione di nuova ricchezza.

Le evoluzioni nel mondo dell’imprenditoria e quelle nel campo del diritto sono sempre andate di pari passo e continuano ad esserlo tutt’oggi, e, ieri, come oggi, il diritto continua a far fatica a stare dietro a costanti mutamenti del primo.

 

La definizione di Imprenditore e di impresa secondo il diritto (Articolo 2082 codice civile)

Il concetto di imprenditore, dal quale emerge come concetto derivato quello di impresa, è introdotto nel sistema del diritto privato dall’art.2082 c.c. :

“è imprenditore chi esercita professionalmente una attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi”.

 

La definizione generale dell’imprenditore coincide quindi con la definizione generale di impresa. L’art. 2082 definisce inoltre ogni specie di imprenditore, sia individuale che collettivo, sia privato che pubblico e specifica i 3 elementi della fattispecie-imprenditore:

  • L’esercizio di un’attività economica;
  • L’esercizio a titolo professionale di essa;
  • L’organizzazione della stessa.

L’art. continua attraverso tutta una serie di distinzioni e precisazioni propri del diritto su cui è superfluo avventurarsi e pertanto rinvio direttamente all’art. in questione (imprenditore nel codice civile).

 

L’attivatore del sistema economico

Come anticipato, il concetto di imprenditore è, prima che un concetto del diritto, un concetto dell’economia. Esso è stato elaborato diversi secoli fa (e poi rivisto) per individuare uno dei soggetti del sistema economico, più esattamente il “vero attivatore del sistema economico”, senza cui non avrebbe ragion d’essere:

“L’imprenditore svolge una funzione intermediatrice tra quanti, da un lato, offrono capitale o domandano lavoro e quanti, dall’altro, richiedono beni e servizi. Egli trasforma o combina i fattori della produzione, ossia il capitale e il lavoro, in un prodotto idoneo a soddisfare i bisogni dei consumatori, e quindi del mercato in generale, e, pertanto si presenta come colui che svolge una funzione creativa di ricchezza.”

 

I Soggetti del sistema economico e il mercato

Gli altri soggetti del sistema economico sono:

  • i capitalisti, coloro che offrono il proprio capitale per ricevere come corrispettivo una remunerazione fissa: interesse;
  • i lavoratori, coloro che offrono le proprie competenze in cambio di una remunerazione fissa: salario;
  • i consumatori, coloro che domandano determinati beni o servizi per soddisfare i proprio bisogni.

Il mercato è la sede di incontro da domanda e offerta dei vari soggetti economici.

 

Il ruolo dell’imprenditore nel sistema economico

Per poter comprendere a pieno la figura, il ruolo dell’imprenditore all’interno del sistema economico, bisogna riflettere su due parole chiavi che più di ogni altre lo contraddistinguono: rischio e profitto.

Esercitando l’attività economica, l’imprenditore pone a repentaglio il capitale investito (sia quello preso in prestito che quello suo personale), facendosi carico quindi di un enorme rischio, al fine di riuscire ad ottenere in cambio un compenso adeguato per questo, chiamato appunto profitto.

“Egli nello specifico si obbliga a corrispondere un compenso fisso ai capitalisti e ai lavoratori prendendosi appunto in carico il rischio di non riuscire a coprire, con il ricavo dei beni o servizi prodotti, il costo dei fattori di produzione utilizzati e mettendo in tal caso a repentaglio il capitale investito”.

E’ quindi il rischio a giustificare il potere dell’imprenditore di:

  • dirigere la produzione e deciderne la politica economica (cosa, dove e quanto produrre);
  • determinare le basi strutturali dell’impresa e l’indirizzo della sua attività;
  • scegliere i suoi collaboratori di cui si avvale per lo svolgimento dei suoi compiti;
  • ecc.

 

Conclusioni

La qualità di imprenditore non si può di certo acquistare con la semplice “intenzione” ma occorre  l’esercizio effettivo di tale attività. La produzione di beni e servizi per il mercato non può quindi assolutamente essere accidentale, improvvisata o peggio ancora essere svolta in modo illegale.

Quella dell’imprenditore è un’attività cosi complessa, è una responsabilità di tale entità che non poteva e che non più altro essere disciplinata che dal diritto. Per diventare imprenditori quindi non si può assolutamente prescindere dal diritto.