Rapporto Brundtland e nascita del nuovo modello di sviluppo sostenibile (o sustainable development)

Quando si parla di Rapporto Brundtland si parla di qualcosa di ormai lontano eppure cosi vicino. Negli ultimi 35 anni, infatti, quel rapporto è stato in un certo qual modo profetico ma ancora oggi continua ad essere preso in scarsa considerazione. Insomma, a parole sono tutti d’accordo ma nei fatti nessuno fa nulla!

 

Cos’è il Rapporto Brundtland

Nell’ormai lontano 1987, l’allora presidente della Commissione mondiale su Ambiente e Sviluppo, Gro Harlem Brundtland, presenta il rapporto “Our common future” (Il futuro di tutti noi), formulando una linea guida per lo sviluppo sostenibile (sustainable development) ancora oggi valida.

Secondo questo rapporto, i problemi globali dell’ambiente sono dovuti essenzialmente alla grande povertà del sud e ai modelli di produzione e di consumo non sostenibili del nord. Si riteneva pertanto necessario attuare una strategia in grado di integrare le esigenze dello sviluppo e dell’ambiente e definita appunto “sviluppo sostenibile“:

“Lo sviluppo sostenibile è quello sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri”

 

PDF Rapporto Brundtland: Our Common Future

Puoi scaricare il PDF originale del rapporto con il seguente link:

I punti salienti del Rapporto Brundtland

Il rapporto è diviso in tre diverse sezioni che delineano le sfide a cui siamo tutti chiamati:

Parte 1 – Preoccupazioni comuni

In questa prima parte si evidenzia come il nuovo paradigma debba comprendere variabili non economiche come l’istruzione, la salute, l’acqua, la salubrità dell’aria, la protezione della natura e della sua bellezza.

Parte 2 – Sfide collettive

Lo sviluppo sostenibile è una sfida. Governi e Industrie, nel loro processo decisionale, devono inserire considerazioni relative a risorse e ambiente. La lotta agli sprechi, il riciclaggio dei rifiuti, ecc, devono diventare nuove sfide collettive per tutti.

Parte 3 – Sforzi Comuni

La terza parte del rapporto parla invece dell’importanza di integrare la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile nei mandati di tutti i governi, organizzazioni, ecc. Ad essi va attribuita la responsabilità di garantire che le loro politiche, programmi e bilanci favoriscano e sostengano attività economicamente ed ecologicamente sostenibili sia a breve che a lungo termine.

 

Il concetto di partecipazione di tutti

Dal rapporto emerge un aspetto che merita di essere evidenziato, ovvero la:

centralità della partecipazione di tutti

Il soddisfacimento dei bisogni essenziali necessita non solo una nuova era di crescita economica per le nazioni, in particolare per quelle più povere, ma anche la garanzia che queste nazioni abbiamo la loro equa parte di risorse necessarie a sostenere tale crescita.

 

Approfondimenti sul modello di sviluppo sostenibile