Anche l’Italia ha ceduto al cibo etnico. La roccaforte mondiale del gusto e del saper mangiare è caduta sotto i colpi di sushi, kebab, pane arabo ed altre pietanze dai nomi più improbabili. Che la globalizzazione stesse cambiando il mondo era sotto gli occhi di tutti, ma scoprire che lo stesse facendo anche attraverso il cibo lascia un gusto speziato in bocca..

 

La crescita esponenziale della ”offerta” di Cibo etnico

Fino alla fine degli anni 2000, mangiare etnico era considerata un novità e a farla da padrone erano i ristoranti cinesi. Negli ultimi anni però le cose sono cambiate radicalmente, piccole attività di ristorazione etnica (Kebab, Sushi, ecc.) sono spuntate come funghi. Basti pensare che Unioncamere nel 2016 ne ha contate quasi 200mila sul territorio italiano!

Questo dato evidenzia dunque come la crescita dell’offerta di cibi etnici è riconducibile direttamente alla globalizzazione e all’immigrazione in atto e come inoltre, il settore della ristorazione presenti anche una grande capacità d’integrazione sociale.

 

La crescita costante della “domanda” di cibo etnico

Se la crescita delle attività di ristorazione etniche ha una motivazione facilmente intuibile, quella della domanda di cibo etnico da parte degli italiani lo è un po’ meno. Alcune ricerche evidenziano come i motivi principali di questa crescita sono da ricondursi:

  • alla voglia di conoscere ed esplorare nuove culture e quindi anche nuovi sapori;
  • al bisogno di varietà di alimenti spinto dal cambiamento degli stili di vita dei consumatori;
  • all’aspetto economico, visto che questi piatti sono molto spesso a buon mercato.

 

Alcuni dati interessanti per gli imprenditori

Seguono alcuni dati molto interessanti per gli imprenditori della ristorazione:

  • Le cucine preferite dagli italiani risultano essere la giapponese, la cinese, la messicana e l’araba;
  • Il cibo etnico viene preparato anche a casa e quindi non esclusivamente all’esterno come si potrebbe pensare;
  • Insieme ai cibi etnici, l’interesse è cresciuto notevolmente anche verso i singoli “alimenti” che li compongono (riso, seitan, tofu, curcuma, zenzero, ecc. ecc.);
  • Il numero di immigrati nel nostro paese cresce di anno in anno rendendo il mercato dei cibi etnici sempre più stabile e meno soggetto a mode passeggere;
  • Il cosiddetto street food sta crescendo anno per anno a doppia cifra.

 

Ecco come alcune aziende stanno sfruttando questi cambiamenti

Seguono alcune aziende italiane che stanno traendo vantaggio dal cambiamento nei gusti dei consumatori.

 

Chioschi Turchi e produzione di carne italiana da kebab                                                                                           Il re indiscusso della cucina etnica in tutto il mondo è sicuramente il Kebab, un antico piatto della cucina mediorientale. Il suo clamoroso successo si deve a Kadir Nurman, un immigrato turco in Germania, che nel suo locale inventò il celebre metodo di cottura dello spiedino verticale (senza mai brevettarlo).

Grazie a questa invenzione divenne possibile preparare il kebab in modo veloce e soprattutto renderne comodo il consumo, il döner infatti si poteva mangiare mentre si camminava.
Alcune aziende italiane che hanno compreso per tempo la portata dell’innovazione e dei cambiamenti in atto hanno pensato bene di iniziare a produrre carne italiana da kebab.

 

Ristoranti Giapponesi e coltivazione di riso nipponico
Gli italiani gradiscono molto la cucina giapponese e cosi molte aziende hanno puntato su Sushi, Sakè & Ramen.
Sono cosi nati molti ristoranti giapponesi (ma italiani) di nicchia tra cui qualcuno in franchising.
Alcune aziende agricole hanno invece pensato bene di sostituire la varietà di riso prodotto con quella che si utilizza per la preparazione del sushi e degli altri piatti giapponesi.

 

Tacos e salse messicane
Oltre ovviamente ai ristoranti messicani, anche in Italia non c’è ormai pub che non abbia nel suo menu tacos e salse messicane, cibi perfetti per favorire il consumo di birra…
Alcune aziende italiane si stanno cosi specializzando nella produzione di questi alimenti che fino a qualche anno fa venivano esclusivamente importati.

 

Pane arabo e cous cous
Anche il pane arabo ed il cous cous hanno avuto notevole successo nel nostro paese. Molti panifici hanno iniziato a produrre questo pane della tradizione araba e, cosa ancora più “sorprendente”, alcuni pastifici hanno riconvertito la propria produzione a favore di quella del Cous Cous. In crescita inoltre anche i ristoranti arabi (sempre italiani).

 

Pita, feta e Yogurt Greco
Della vicina Grecia piacciono molto alcuni derivati del latte quali feta e yoghurt greco ed un tipo di pane chiamato pita. Alcuni caseifici e panifici italiani hanno cosi deciso di puntare sulla loro produzione e rifornire quindi direttamente i numerosi ristoranti greci presenti sul territorio.

 

Hamburger e patatine fritte
Fino a qualche anno fa hamburger e patatine fritte erano sinonimo di McDonald, le cose però sono cambiate. Oggi, infatti, è possibile trovare ovunque chioschetti che vendono hamburger, hot-dog e soprattutto patatine fritte che ne consentono il consumo in strada. Quello delle patatinerie è stato il successo più clamoroso.

 

Conclusioni sull’Ethno-food

Quelli appena visti sono solo alcuni dei principali casi di successo che si sono registrati in Italia. I trend nei consumi alimentari sono in costante cambiamento e nei prossimi anni vedremo di sicuro delle novità assolute che sostituiranno in parte quelle attuali.
Per gli imprenditori della ristorazione (e non solo) nuove sfide all’orizzonte dunque, ma anche tante nuove importanti opportunità di business da cogliere.Salva

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