L’Asia è sempre stato un continente con una spiccata propensione imprenditoriale nonché con una forte inclinazione per l’affermazione economica e sociale.

È stata, infatti, la culla di numerosi imprenditori che hanno fatto la storia del business!

Uno più di tutti è considerato il simbolo dell’imprenditorialità asiatica e del successo in generale: Li Ka Shing!

A molti il suo nome non dirà nulla ma è una vera e propria leggenda del business tanto da essere ribattezzato: “il superman degli imprenditori”.

 

Gli inizi

Ancora bambino diventa orfano di padre (malato di tubercolosi). Poco dopo si trasferisce ad Hong Kong con la madre per sfuggire agli orrori della guerra e contrae anche lui la stessa malattia del genitore da cui miracolosamente guarisce dopo un lungo periodo di isolamento.

Inizia poi a lavorare per sostenere la famiglia in una fabbrica di cinturini di orologi in plastica, diventandone ben presto venditore.

A soli quindici anni oggi l’uomo più ricco d’ Oriente aveva già conosciuto gli orrori di una guerra, la perdita di un genitore, una grave malattia, i morsi della fame…

 

La prima attività imprenditoriale di Li Ka Shing

La sua spiccata imprenditorialità non tardò ad emergere. In sette anni di duro lavoro Li imparò molto sulla vendita e sulla produzione di oggetti in plastica e il suo intuito lo portò a scommettere su questo settore emergente!

Ne cominciò a studiare con oculatezza ogni aspetto, concentrandosi sulle caratteristiche della produzione e arrivò a creare la sua prima fabbrica per realizzare fiori in plastica di “alta qualità e basso costo”.

Studiò ogni singolo dettaglio da come combinare i colori per riprodurre il colore naturale dei fiori alla selezione della manodopera.
Nasceva così la Cheung Kong Industries. Di lì a pochi anni sarebbe diventata la più grande azienda produttrice di fiori di plastica dell’ intera Asia.

 

I primi investimenti immobiliari

Nella seconda metà degli anni ’60 dopo la “Grande Rivoluzione Culturale” in Cina, i prezzi dei terreni e degli immobili calarono drasticamente poiché molti decisero di svenderli per fuggire in altri paesi.

Li, approfittando di questo periodo turbolento, iniziò ad acquistare terreni ed immobili a prezzi stracciati con ogni centesimo di risparmio a sua disposizione.

Qualche anno dopo la crisi rientrò, i prezzi aumentarono sensibilmente e Li non perse tempo per liberarsi di ogni proprietà e investire i suoi capitali ormai più che decuplicati in altri settori.

Quando la sua azienda immobiliare, la Cheung Kong, fu quotata in borsa nell’indice di Hong Kong nel 1972 l’ascesa al potere economico di Li raggiunse uno dei traguardi più alti.

 

La “storica” acquisizione di Hutchison Whampoa

Alla fine degli anni ’70, Hong Kong era ancora una colonia Inglese e fino ad allora non era mai accaduto che un cinese acquisisse uno dei marchi più gloriosi dell’imprenditoria coloniale britannica.

Dopo complicate trattative politiche e commerciali, la banca Inglese HSBC cedette il pacchetto di controllo del 29% della Hutchison Whampoa al gruppo imprenditoriale capitanato da Li.

L’obiettivo dell’acquisizione era quello di entrare in uno dei business più promettenti della nuova era della globalizzazione: i “servizi portuali connessi ai container”!

Li aveva intuito che le merci si sarebbero mosse in giro per il pianeta come mai prima nella storia e tale l’acquisizione sarebbe stata fondamentale per entrare da protagonista nel settore emergente.

L’ex azienda britannica era già attiva in diversi business e quello principale era proprio legato ai servizi portuali. La Hutchison Whampoa era, infatti, attiva in diverse parti del mondo tra cui Hong Kong, Regno Unito, Cina, Canada, Olanda, Panama, Bahamas e in molti altri paesi in via di sviluppo. Avrebbe garantito, quindi, la realizzazione del piano strategico di Li!

Oggi la Hutchison Port Holdings (azienda del gruppo HW) è la numero uno al mondo con oltre 300 moli gestiti in oltre 50 porti di 30 paesi, nei quali circola quasi il 20% dei container in giro per il mondo.

La capogruppo Hutchison Whampoa, neanche a dirlo, è una delle aziende più importanti del mondo, con una presenza in molti settori, dall’immobiliare alla distribuzione, dall’alberghiero alle telecomunicazioni, dalle infrastrutture all’energia ed un fatturato annuo di oltre 50 miliardi dollari.

 

Gli altri investimenti lungimiranti del magnate cinese

Il fiuto per gli affaridi Li Ka-Shing non ha eguali tanto è vero che gli ultimi grandi investimenti nel mondo dell’High Tech gli hanno valso l’appellativo di “Superman” degli imprenditori da parte della stampa.

Nell’ultimo decennio, infatti, il magnate asiatico ha investito milioni e milioni di euro in E-Bay, Skype, Waze, HzO, Siri ed infine in Spotify e Facebook! Sia chiaro, tutti investimenti effettuati in un momento ben preciso: quando queste società erano in perdita!!!

Ovviamente gli investimenti vanno ben oltre l’High Tech e spaziano in ogni settore possibile ed immaginabile! Si potrebbe tranquillamente dire che dove c’è un settore in crescita o promettente sventola il suo mantello Rosso Cina!!

 

Abitudini e caratteristiche imprenditoriali

Lungimiranza, fiuto per gli affari, sangue freddo, determinazione e parsimonia sono le principali caratteristiche che hanno reso celebre l’uomo più ricco del continente Asiatico.

La sua capacità di entrare ed uscire da un business al momento giusto è leggendaria! La sua fortuna, infatti, è stata proprio costruita su questa filosofia, entrare in un settore al momento giusto ed uscirne al momento giusto, senza ripensamenti, senza dubbi, senza se e senza ma.

Nonostante la sua enorme ricchezza, Li ha sempre condotto uno stile di vita sobrio. Vive nella stessa casa che ha comprato più di 50 anni fa, non circondandosi né di sfarzo né abbandonandosi agli eccessi.

Basti pensare che ancora oggi, a quasi 90 anni, si sveglia ogni mattina alle cinque, gioca a golf per un oretta e ad ora di pranzo legge tutte le principali testate internazionali. Ovviamente, continua a seguire con attenzione i suoi affari e appena c’è qualcosa d’interessante lui in qualche modo è “LI”!

 

I piccoli fallimenti di Li Ka Shing

Come visto nel post “i fallimenti dei grandi imprenditori” anche Li ne ha avuti diversi!
Avendo, però, un carattere timido e schivo si sa molto poco su di lui in generale, ma in uno dei suoi rari interventi pubblici lascia intendere che neanche lui ne è stato immune:

“E’ inutile soffermarsi su errori del passato, non ha senso piangere sul latte versato. Ognuno di noi commette degli errori, quello che conta è imparare da essi ed evitare di ripeterli in futuro. Quando si perde un’opportunità non bisogna soffermarsi su di essa, ci sono sempre nuove opportunità all’orizzonte”.

 

Ricchezza e Filantropia

In meno di cinquant’ anni, il magnate cinese ha messo insieme un gruppo che, oltre ad essere il numero uno mondiale nel settore dei terminal container, ha la più grande rete di vendita di prodotti cosmetici e di bellezza. Ed è anche uno dei protagonisti della grande distribuzione e della telefonia mobile di terza generazione.

Tutt’ora il suo impero vanta oltre 260.000 dipendenti in 52 paesi e grazie soprattutto alle sue quote di maggioranza in Cheung Kong e Hutchison Whampoa, il suo patrimonio è stimabile in circa 31 miliardi di dollari.

Diventare multimiliardario ha permesso, inoltre, a Li di diventare un generoso filantropo, uno dei più importanti al mondo. La fondazione a lui intitolata ogni anno eroga milioni di dollari soprattutto per la ricerca e lo sviluppo dell’educazione scolastica.